Vacanze che profumano di mosto cotto
Vacanze che profumano di mosto cotto
L’estate della ripresa continua a dare buoni frutti

L’estate 2022, giustamente definita di ripresa, è stata anche un po' frenata dall’inflazione, dall’aumento del costo dell’energia e dagli scioperi che hanno spesso gettato nel caos gli aeroporti.

Lo sottolinea Assoturismo Confesercenti, sulla base di un’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, su un campione di 1.694 imprenditori del settore. 

I numeri, in ogni caso, sono buoni; lo abbiamo sempre sottolineato nel corso della stagione. Anche il turismo straniero è tornato a popolare le località italiane, al nord come al sud.

La crescita delle presenze (il dato non si riferisce solo ai turisti esteri) nel trimestre giugno-luglio-agosto ha fatto segnare un 15,5% in più rispetto allo scorso anno. Circa 49 milioni i viaggiatori registrati nelle strutture ricettive italiane. Di questo numero fanno parte anche gli ospiti del Monun. Non siamo ancora ai livelli del 2019, ma l’industria turistica italiana si è rimessa in movimento e l’estate 2022 non è che una testimonianza importante di quanto migliori, rispetto agli anni della fase emergenziale della pandemia, potranno essere i numeri delle prossime stagioni. 

Il nostro è un Paese ad alta vocazione turistica. I viaggiatori tedeschi, francesi, statunitensi, ma anche britannici, belgi e svizzeri sono tornati a visitare le varie città d’arte e le altre località. Il dato che soddisfa di più è forse quello relativo alle grandi città ricche di storia e di cultura, ai borghi che vivono d’artigianato. Le prime erano state pesantemente penalizzate dalla pandemia. 

Per la direzione e per lo staff del Monun boutique Hotel e Restaurant Spa è un’autentica gioia aver potuto nuovamente accogliere un gran numero di turisti.

I volumi sono stati molto alti, per tutta la stagione, e la corsa alla vacanza di relax o esperienziale non è finita.

Settembre è ancora lungo e tra i tanti vantaggi che Grottaglie e il Sud offrono, quello climatico non è certamente da sottovalutare. Da queste parti si va al mare anche a ottobre inoltrato, se il meteo lo consente, e l’aria della sera è una vera e propria carezza. 

Le visite alle botteghe dei ceramisti sono favorite dal bel tempo e dalla ‘calma’ tipica di questo periodo dell’anno. C’è anche la possibilità di assorbire i ritmi abituali dei grottagliesi, tra fine agosto e settembre, ma anche più in là. Con la vendemmia, per esempio, si arriva nel cuore della bassa Murgia e nel cuore della tradizione enogastronomica della Puglia. 

Una volta, chi aveva una vigna invitava amici e parenti a partecipare alla grande festa della vendemmia. Bisognava alzarsi molto presto, quando fuori era ancora buio, e prepararsi a fare un lavoro che occupava intere giornate. Tagliare i grappoli, raccoglierli, trasportarli, selezionare gli acini, separando quelli buoni da quelli che avrebbero potuto dare al vino un cattivo sapore, erano operazioni impegnative, eppure regalavano tante soddisfazioni.

Oggi molti di questi compiti sono affidati alle macchine. Tuttavia, esistono vigne dove le antiche tradizioni sono rimaste intatte. Non di rado è possibile sentire il profumo del mosto camminando tra le vie delle località pugliesi. A Grottaglie, con il mosto si preparano tante specialità. È buonissimo anche sui formaggi locali. 

Chi prenota un soggiorno al Monun prenota un orizzonte lungo il quale scivolare con dolcezza, tra un’attività e l’altra, tra un momento di relax e uno di benessere all’interno della SPA di Palazzo Spinelli. Il cibo e la possibilità di gustarlo al meglio, per esempio sulla terrazza del Monun, sono la ciliegina sulla torta. Per una vacanza tutta da gustare, la Puglia è la meta ideale. Il Monun, il luogo dei sogni. Vi aspettano per essere realizzati!

 


Fonte:  Grazia Di Michele